Dall’antichità a oggi: la relazione speciale che lega uomo e gatto

Come il gatto è diventato il nostro compagno di vita? Quella del gatto domestico è una storia di affetto e interdipendenza lunga millenni. Leggiamola insieme!

Sei un amante dei gatti? Ti sei mai chiesto come è nato il legame speciale tra l’uomo e questo affascinante felino?

I gatti, con il loro carattere indipendente ma affettuoso, hanno conquistato il cuore di tante civiltà nel corso dei secoli. Da cacciatori di roditori a compagni fedeli nelle nostre case, il loro percorso al fianco dell’uomo è ricco di curiosità e magia. Scopriamo insieme la storia di questa straordinaria amicizia!

Quando il gatto ha scelto l’uomo: le origini della convivenza

L’amicizia tra uomo e gatto ha origini antichissime, risalenti a circa 10.000 anni fa. I primi gatti selvatici iniziarono ad avvicinarsi agli insediamenti umani in Mesopotamia e in Egitto, attratti dalla presenza di roditori che infestavano i granai. Gli esseri umani, riconoscendone l’utilità nel tenere lontani i parassiti, permisero loro di restare nei villaggi.

A poco a poco, i gatti iniziarono a sviluppare una convivenza pacifica con l’uomo, diventando preziosi alleati nella protezione delle riserve alimentari.

A differenza dei cani, i gatti non furono addomesticati attraverso la selezione umana, ma si adattarono spontaneamente alla vita accanto agli uomini. Questa caratteristica ha reso il gatto un animale indipendente, capace di decidere quando e come interagire con gli umani, pur instaurando con loro un profondo legame di fiducia.

*️⃣ Curiosità: nel 2004, gli archeologi hanno scoperto nella sepoltura di Shillourokambos, a Cipro, uno scheletro di gatto accanto a quello di un essere umano risalente a circa 9.500 anni fa. Questo ritrovamento dimostra che il legame tra uomo e gatto risale a tempi molto più antichi di quanto si pensasse!

Dagli Egizi al Medioevo: il gatto nell’antichità

Gli antichi Egizi furono tra i primi a venerare i gatti, elevandoli al rango di animali sacri. La dea Bastet, simbolo di fertilità e protezione, veniva raffigurata con sembianze feline, e i gatti domestici erano trattati con il massimo rispetto. Molti di essi venivano sepolti accanto ai loro padroni, e uccidere un gatto era considerato un crimine punibile con la morte.

Anche nell’Impero Romano i gatti erano apprezzati per le loro doti di cacciatori di topi e per la loro compagnia. Furono proprio i Romani a diffondere la presenza dei gatti in tutta Europa, portandoli con sé durante le conquiste e permettendo loro di insediarsi in diversi territori.

Nel Medioevo cristiano, però, la percezione del gatto cambiò radicalmente. Spesso associati alla stregoneria e alle credenze oscure, molti gatti furono perseguitati, specialmente quelli dal manto nero. Questa superstizione portò a un drastico calo della popolazione felina, contribuendo indirettamente alla diffusione della peste bubbonica, poiché i topi portatori della malattia si moltiplicarono senza il controllo naturale dei gatti.

Il gatto nelle civiltà del mondo

Se in Egitto i gatti erano considerati sacri, anche in altre culture hanno avuto un ruolo importante.

In Giappone, il gatto è tradizionalmente simbolo di fortuna e prosperità, come dimostra la figura del Maneki-neko, il famoso gatto con la zampa alzata che si trova all’ingresso di molti negozi e ristoranti.

In Cina, i gatti erano apprezzati per la loro capacità di proteggere i preziosi rotoli di seta dai topi e furono accolti nei templi buddisti, dove si riteneva che portassero fortuna e saggezza.

Anche nell’antica Persia i gatti erano visti come animali nobili e venivano tenuti nei palazzi reali per il loro portamento elegante e la loro natura indipendente.

Nella cultura nordica e vichinga, si credeva che la dea Freyja, divinità dell’amore e della guerra, avesse un carro trainato da gatti giganti, rafforzando così il legame tra il gatto e la mitologia del periodo.

In America Centrale, i gatti erano meno presenti rispetto ai cani, ma venivano comunque rispettati per le loro abilità di cacciatori. Alcune tribù indigene li consideravano spiriti guardiani e simboli di protezione.

*️⃣ Curiosità: il primo gatto a fare il giro del mondo potrebbe essere stato il compagno di bordo del celebre esploratore James Cook nella seconda metà del 1700. Durante le esplorazioni marittime infatti, i gatti erano essenziali per tenere sotto controllo la popolazione di topi sulle navi…

Il gatto di bordo e la sua diffusione nel mondo

Uno degli elementi chiave nella diffusione globale dei gatti è stato il loro ruolo di “gatti di bordo”.

Fin dall’epoca delle prime esplorazioni marittime, i gatti erano compagni indispensabili sulle navi, dove venivano utilizzati per tenere sotto controllo la popolazione di topi e proteggere le scorte alimentari.

I Fenici furono tra i primi a portare i gatti con sé nelle loro rotte commerciali, contribuendo a diffonderli nel Mediterraneo. Anche i Vichinghi apprezzavano la presenza dei gatti sulle loro imbarcazioni, poiché garantivano la protezione delle provviste e aiutavano a mantenere l’igiene a bordo.

Con l’espansione delle rotte commerciali europee nel XV e XVI secolo, i gatti si trovarono a viaggiare in tutto il mondo. Cristoforo Colombo, Magellano e James Cook portarono gatti sulle loro navi, permettendo così ai felini di stabilirsi in nuove terre, dalle Americhe all’Asia, fino all’Oceania.

Sapevi che, fino al 1800, esisteva un vero e proprio obbligo legale per l’imbarco di gatti sulle navi mercantili?

Il Consolato del Mare, un antico trattato di diritto commerciale marittimo, imponeva ai comandanti delle navi di portare a bordo un numero sufficiente di gatti – i cosiddetti gatti di bordo – per tenere sotto controllo la popolazione di topi e proteggere le merci trasportate. Se, durante il viaggio, i gatti venivano a mancare per qualsiasi motivo, il comandante era tenuto a rimpiazzarli al primo porto disponibile.

Il mancato rispetto di questa norma comportava una responsabilità diretta per i danni causati dai roditori, obbligando il comandante a risponderne personalmente. Un’ulteriore dimostrazione di quanto i gatti siano stati preziosi alleati dell’uomo anche in mare!

*️⃣ Curiosità: uno dei gatti di bordo più famosi della storia è “Unsinkable Sam” (Sam l’inaffondabile), un gatto che sopravvisse a tre diversi naufragi durante la Seconda Guerra Mondiale! Dopo essere stato trovato a galleggiare su una tavola di legno, Sam divenne la mascotte della marina britannica.

Il gatto nel mondo moderno

Oggi i gatti sono tra gli animali domestici più amati al mondo. Con il loro comportamento enigmatico, la loro eleganza e la loro capacità di creare legami profondi con i loro umani, si sono guadagnati un posto speciale nelle famiglie di milioni di persone.

Nel mondo, la popolazione felina è stimata tra 600 milioni e 1 miliardo di individui, includendo gatti domestici, randagi e selvatici. Di questi, circa 373 milioni sono gatti domestici che vivono nelle case delle persone.

In Europa, i gatti superano i cani in termini di numero: si contano circa 77,9 milioni di gatti rispetto a 66,9 milioni di cani! In Italia, secondo il Rapporto Eurispes 2024, il 37,7% delle famiglie possiede un animale domestico. Tra queste, il 41,8% ha scelto un cane e il 37,7% un gatto.

In pratica, i gatti sono tra gli animali domestici più diffusi al mondo, con una presenza significativa nelle famiglie di molti Paesi!

Ma non sono solo animali da compagnia: studi scientifici dimostrano che accarezzare un gatto abbassa la pressione sanguigna e favorisce il rilascio di ossitocina, l’ormone del benessere.

Inoltre, negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza sull’importanza del benessere e della salute felina. Sempre più proprietari scelgono di proteggere il proprio amico a quattro zampe con un’assicurazione pet, per garantirgli cure veterinarie adeguate e tempestive. Dopo tutto, il nostro amico felino merita solo il meglio, non trovi?

Un legame unico e profondo

Avere un gatto significa entrare in un mondo fatto di affetto, mistero e momenti di dolcezza inaspettata. Chiunque abbia mai vissuto con un gatto sa quanto sia speciale il loro modo di comunicare: il loro fare le fusa, gli sguardi intensi e i momenti di gioco creano una connessione unica con il loro umano.

Se hai un gatto, sai bene quanto possa arricchire la tua vita con la sua presenza. Proteggerlo e prendercene cura è il minimo che possiamo fare per restituire tutto l’amore che ci offre ogni giorno.

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